Comunicato ACI su CDP digitale
Roma, 1 Giugno 2016
Prot. 65U-06.16_A – circolare n.14
Agli Autodemolitori
Oggetto: su comunicato ACI su CDPD
Egregio Collega,
anche facendo seguito alla nostra comunicazione di ieri con la quale ti evidenziavamo i link ai video della nostra manifestazione dello scorso 26 Maggio innanzi alla Camera dei Deputati, in linea con le nostre richieste di semplificazione e snellimento delle nostre procedure amministrative, in particolare per quanto attiene all’introduzione del Certificato di Proprietà Digitale (CDPD) – con il quale si va a digitalizzare il documento stesso ed informatizzare la relativa procedura– con soddisfazione alleghiamo il comunicato stampa ACI in merito, dal quale si evince la ripresa dei lavori in tal senso, dopo che il TAR del Lazio ha riconosciuto la piena legittimità dello stesso.
Roma, 24 maggio 2016
CDP DIGITALE ACI: TAR LAZIO RICONOSCE PIENA LEGITTIMITà
Brandi (PRA):
“Ogni grande innovazione ha bisogno di essere metabolizzata”
“Successo CDP Digitale è nei numeri:
7 milioni di rilasci nei primi 7 mesi di operatività”.
“Il TAR del Lazio ha riconosciuto la piena legittimità del Certificato di Proprietà Digitale introdotto dall’ACI, né avrebbe potuto fare altrimenti, stanti le norme dettate sin dall’emanazione del Codice dell’Amministrazione Digitale”.
Lo ha dichiarato Giorgio Brandi – Direttore del Servizio PRA – intervenendo per fare chiarezza su alcune interpretazioni non corrette di una recente sentenza dei giudici amministrativi del Lazio; interpretazioni che rischiano di creare disorientamento tra gli automobilisti e gli operatori del settore.
“La recente sentenza del TAR – spiega Brandi – prevede solo che, nel caso un cittadino ne faccia esplicita richiesta, il Certificato di Proprietà possa ancora essere rilasciato in forma cartacea, utilizzando la modulistica del 1992”.
“Si tratta – chiarisce il Direttore del Servizio PRA – di una opzione che sembra voler venire incontro alle esigenze di quei cittadini che, per ragioni sociali e/o anagrafiche, potrebbero avere – in questa fase di cambiamento dei processi – difficoltà a rapportarsi con l’elemento di grande novità costituito dal Certificato di Proprietà Digitale, insomma quello che viene definito il “digital divide”.
“La digitalizzazione del Certificato di Proprietà ha, in realtà, come obiettivo principale proprio quello di semplificare la vita degli automobilisti, soprattutto di quelli meno “attenti” alla gestione dei documenti della propria auto. È chiaro, però, che – come ogni significativa innovazione – ha bisogno di essere metabolizzata”.
Prosegue Brandi: “I vantaggi del CDP Digitale sono evidenti e innegabili: la carta scompare e i certificati, nella loro versione digitale, vengono custoditi negli archivi informatici del PRA, senza alcun onere, né rischio per gli automobilisti. Niente più frodi per furto, smarrimento o falsificazione, dunque, e niente più denunce di smarrimento (se ne contavano più di 300 mila ogni anno), né spese per il rilascio dei duplicati”.
“Tutti aspetti che – una volta illustrati con l’accuratezza che ogni innovazione richiede – riteniamo possano essere riconosciuti attraverso una precisazione definitiva al Consiglio di Stato, che ACI si riserva di richiedere”.
“La migliore conferma della validità del CDP Digitale – conclude il Direttore del Servizio PRA – è lo straordinario successo riscontrato tra gli automobilisti italiani: in soli 7 mesi di operatività, infatti, (il CDP Digitale è stato introdotto il 5 ottobre scorso) sono stati rilasciati più di 7 milioni e 200 mila certificati, a una media di quasi 35 mila CDP Digitali al giorno”.
Rimanendo a disposizione, si lasciano cordiali saluti.